sabato 8 agosto 2009

Marineo e la civiltà contadina nei quadri di Salvatore Princiotta


di Nuccio Benanti
In occasione della festa di San Ciro, Salvatore Princiotta torna ad esporre i suoi quadri a Marineo, presso il Centro Carpe. L'inaugurazione è prevista per giovedì 20 agosto.
Scene di vita quotidiana, lavoro nei campi, momenti di vita comunitaria: sono questi i soggetti della più recente produzione del pittore naif legato alla sua terra e alle tradizioni marinesi da un profondo rapporto di amore. Princiotta ritrae un mondo che è soprattutto quello della sua "infanzia". Le tele raccontano la vita di persone veramente esistite in un passato non tanto lontano e contribuiscono, in un modo originale, alla conservazione della memoria storica del nostro paese.
A partire dagli anni Cinquanta il mondo rurale siciliano fu investito da un’ondata di mutamenti causati dall’introduzione delle macchine, dalla scomparsa del latifondo e dalla conseguente crisi delle attività economiche tradizionali, molte delle quali al servizio dell’agricoltura. Questo momento di passaggio epocale, in cui convivono gomito a gomito pratiche arcaiche e moderne, muli e trattori, strascini e cingoli, biada e nafta, è ben rappresentato dal quadro romantico e veristico (nella foto) che ha per titolo: “La trebbia”.

1 commento:

Inguì Giuseppe (tirrimutuni) ha detto...

Ritengo che la pittura di Totò rappresenti una vera e fervida testimonianza dei tempi oramai trascorsi ...eccellente.Peppe inguì